Nella
scelta del partner cerchiamo di ritrovare i rapporti gratificanti della
nostra infanzia, e vogliamo nello stesso tempo essere risarcite per
tutte le fantasie rimaste da sempre inespresse. Quindi per molti la
scelta di un partner comporta il tentativo di recitare una data parte
legata a un suo personale repertorio di fantasie; e dal momento che
spesso due persone hanno questa stessa esigenza, ma di rado lo stesso
tipo di fantasie, ne può risultare un livello tra due registi rivali.
Ci sono uomini, come ha raccontato di sé Stanley Spencer, che hanno
bisogno di due donne complementari, e donne che hanno bisogno di due
uomini complementari, o comunque può esservi bisogno di due oggetti
d'amore complementari. Se di fronte a questo insistiamo nel
riaffermare, innanzi tutto, ciò è immorale o “infedele” e che, anche
qualora avvenga, è doveroso che ogni oggetto d'amore insista sul
proprio diritto alla esclusività, non facciamo che rendere molto più
difficile una situazione che non lo sarebbe stata affatto, o che
comunque lo sarebbe stata molto meno, se a ognuno fosse stato possibile
risolverla sulla base delle proprie esigenze.
Alex Comfort, Sex in Society
Non
bisogna certo essere anarchici per rendersi conto che la moderna
famiglia nucleare risponde in modo inadeguato e soffocante ai bisogni
naturali di avere una casa e dei bambini, imponendo tensioni
intollerabili a molte delle persone che vi sono intrappolate. Edmund
Leach ha scritto: “Lungi dall'essere la base di una buona società, la
famiglia, con la sua intimità soffocante e le sue segrete ferite, è la
causa di tutte le nostre insoddisfazioni”. David Cooper l'ha definita
“l'ultima e più letale camera a gas della nostra società”, e Jacquetta
Hawkes ha detto che “è una struttura che pone delle spaventose pretese
nei confronti degli esseri umani in essa intrappolati, che si trovano
gravati dal peso della solitudine, da eccessive richieste, da carenze e
tensioni”. [...] Il fatto che esistano coppie infelici per la loro
sterilità, quando in altre ci sono troppi bambini non voluti o
trascurati, testimonia di quanto sia ancora forte la mistica della
parentela biologica. Essa concorre inoltre ad alimentare quella tipica
situazione che vede l'attaccamento morboso dei genitori ai figli, nei
quali hanno investito gran parte del loro capitale emozionale, e il
disperato tentativo dei figli di sottrarsi a questo amore troppo
possessivo.
Colin Ward, Anarchia come organizzazione
segnalazioni
| inviato da
hooverine il 27/10/2008 alle 10:21 | |